mercoledì 18 maggio 2016

E' consentita a una donna la rabbia? La rabbia vera, il furore, quello che nasce da strati su strati di rabbia negata, compressa, nascosta ... Non credo. La rabbia sembrerebbe essere un sentimento "virile": richiede pugni alzati, voce tonante, parolacce. Bestemmie?! Che "figura" ci farebbe una donna?Le si può concedere il pianto - meglio se silenzioso -, la stizza, quasi si trattasse di un capriccio. Insomma, una donna furiosa richiama alla mente le Erinni o le donnette isteriche. Ci educano fin dall'infanzia a contenerla, a pigiarla con forza dentro, in fondo, sempre più in fondo, a incarcerarla nell'anima, a sotterrarla nei meandri della mente, dandole come "ora d'aria" solo lo spazio dei sogni. Eppure la rabbia, noi donne, la proviamo, la viviamo anche se spesso, troppo spesso, la tramutiamo in depressione, in malinconia, in tristezza. Io, personalmente, quando ero furiosa, camminavo... Camminavo fino a non sentire più le gambe. Ricordo che mi faceva bene, mi aiutava a ritrovare il sorriso e la razionalità necessaria ad affrontare i problemi. Il Pk mi ha portato via anche questo