domenica 5 luglio 2015

Evviva!

La giornata parte in sordina: caldo umido, appiccicoso. Mi sveglio pensando ai greci... Devono avere una fifa blu. Ci sono andati giù pesanti., "loro", quelli della troika. Hanno ipotizzato scenari da tregenda là dove c'è il vuoto dell'inesplorato, là dove a indicare la non conoscenza dei luoghi sulle carte geografiche si scriveva: "Hic sunt leones". Avranno, i greci,  il coraggio di affrontare i "leones"? Con quel condottiero senza divisa, senza gradi, in camicia bianca senza nemmeno la cravatta ?
Alle 18, ora italiana, chiuderanno i seggi. Aspetto. Chissà...
Mentre mangiucchio e tento, senza riuscirci, di leggere qualcosa, le ore passano; la speranza si alterna alla sfiducia. Non credo vincerà il "no". Sono troppo spaventati, sono soli, senza un euro... Letteralmente. Mi chiedo cosa farei al posto loro. Non lo so, bisogna trovarcisi, nelle situazioni difficili...
Mi appisolo sul divano; nonostante il caldo insopportabile la giornata estiva scivola via: lenta ma inarrestabile. Come sabbia in una clessidra. 
Hanno chiuso i seggi.
Comincia lo spoglio delle schede.
No?!, No, non è possibile... Sta vincendo il "no" e la vittoria non sembra nemmeno di stretta misura. 
Piango, rido, telefono agli amici. Me li bacerei uno a uno questi greci...
Non sono tanto ingenua da sottovalutare le enormi difficoltà che indipendentemente dalla vittoria del "no" si ergono minacciose davanti a Tsipras e a tutti noi europei, ma oggi lasciatemi godere questa vittoria del coraggio e della dignità, questa speranza di Futuro che si riaccende nel buio di una lunga, terribile crisi...  

mercoledì 1 luglio 2015

Tsipras e Renzi

Il  capitalismo finanziario mostra la sua faccia, quella autentica, feroce. E' faccia/feccia non più imbellettata (perfino Madame Lagarde ha dimenticato a casa la stola di seta, di solito elegantemente drappeggiata sulla spalla), è stop agli ordini travestiti da raccomandazioni e ai sorrisi di circostanza.
Tsipras va punito per la sua arroganza, la sua ribellione. Potere decisionale al popolo greco? Ma stiamo scherzando? E se a qualche altro popolo venisse l'idea di fare la stessa scelta? I tedeschi  li conosciamo bene, sappiamo di cosa  possano essere capaci, ne conosciamo l'ottusa, stolida,  fermezza. Tutta l'Europa ne ha fatto le spese... Strano che nessuno se ne ricordi. Forse perché tale e tanta fermezza è ora al servizio del capitalismo più feroce, puntellato dalla globalizzazione, privato di ogni valore che non sia puramente economico? Quel capitalismo che chiude la porta in faccia  a chi fugge dalle bombe, quel capitalismo che a tutela degli interessi di pochi sta affossando l'Europa, creando disoccupazione e, conseguentemente, miseria per molti. Ma lo capite, lo capiamo che la cosiddetta troika sta tutelando gli interessi di una casta che nulla ha più a che fare con noi, gente comune, "popolo europeo". Lo capite, lo capiamo che il "gioco" è ormai squisitamente politico? Tsipras non è Renzi, Tsipras non ha rottamato i valori... Tsipras è un rappresentante
del popolo che lo ha eletto, non degli interessi di una élite economico/politica dalla quale aspetta di prendere al volo l'osso che spetta ai cani che scodinzolano, servili, intorno al padrone.
Non so che cosa voterà il popolo greco, non so se prevarrà il no, temo che, spaventata, la gente opterà per il sì, e, a questo punto Tsipras sarà in ginocchio e i sogni - come quasi sempre avviene - "moriranno all'alba"...