sabato 21 giugno 2014

Stufa


"Deve stare immobile".
Annuisce.
Sarà dura con il Parkinson e quei dolori che le dilaniano le cosce e le mordono i fianchi facendola sobbalzare...
"Soffre di claustrofobia?"
"No".
Ma, come tutti, preferisce le stanze con le finestre e le rare volte in cui si è trovata bloccata in un ascensore strizzata come un pesce in barile tra corpi estranei ha avvertito i primi sintomi di un attacco di panico...
"Se dovesse avere problemi  (quali?), suoni" le dice l'infermiera, infilandole tra le dita un campanello e facendola scivolare in quel cunicolo che inizia subito a ruotarle intorno. Avverte dei rimbombi fastidiosissimi. Non deve aprire gli occhi. Sceglie, in quel momento e per sempre, di farsi cremare mai che, per errore, le capitasse di essere sepolta viva. Cupo l'avvolge il rimbombo di una campana a morto.
E' nelle grinfie di un mostro d'acciaio. Il suo corpo, avvolto in una vestaglietta di carta verdognola, viene sezionato, scrutato in lunghezza, larghezza e ampiezza. Ha freddo e ha paura....
Il rumore cessa, mentre lei scivola fuori dalla bocca del mostro.
Cosa avrà visto con il suo occhio infallibile?
"La risposta tra una settimana"
Due ore dopo altro centro diagnostico, altra Rm.
Cosa cercano? Con chi, con "cosa" giocano a nascondino?
Non ha più paura; è solo stanca. Stufa.