giovedì 6 marzo 2014

Con un giorno di anticipo...

Le donne, noi donne: la metà del cielo...

Dove siamo arrivate? Sentirò riparlare della "bravura" femminile, del femminicidio, della maternità, della diversità? Il solito bla, bla. L'usuale distanza - incolmabile - tra le storie che mi crescono, e mi sono cresciute, intorno e il "femminismo" di facciata. Fraintese o taciute la fatica del partorire e crescere i figli e il rimpianto delle maternità prorogate, rimandate all'infinito o non volute, strappate, spesso, al ventre come erbacce alla terra.
Vite spremute fino all'osso per altri, spesso senza nemmeno infastidire con il mugugno: sorridendo, sorridendo con quel sorriso che, come la traccia inguaribile di una paralisi, è diventato smorfia sulla nostra faccia. Eh sì, perché i sacrifici, se fatti per amore, non pesano. Ed è pure vero. Ma il fatto che non pesino, non significa che non paralizzino, che non consentano errori. 

Donne e amore, donne e uomini: sessualità e sensualità. Prepotenza e tenerezza: gli opposti che convivono. Sempre. La fragilità, la dolcezza che smorzano la violenza. L'orgoglio, l'autonomia fatti pagare sangue.
C'è qualcosa di nuovo? A parte le (offensive) quote rosa?
Non credo. Se all'orizzonte intravedete qualcosa che a me sia sfuggito, comunicatemelo... e, anche per quest'anno, copiando le parole di un caro amico: "Qualcuna nemmeno si muove, tanto dopodomani è il nove".