lunedì 17 febbraio 2014

Ricordi di scuola

Poteva essere lo studente meno brillante della classe, ma era in grado, in pochi minuti, di valutare la lezione. E senza sbagliare. Essere bravi è difficile, valutare l'altrui bravura è molto più semplice. 
Entri in classe e... scalpiti, come un cavallo nervoso alla partenza. 
La materia che insegnavo era squisitamente tecnica.  Nel corso dell'ultimo anno si affrontavano, analizzandoli, i mercati finanziari. Partire dalla definizione di mercato finanziario sarebbe stato decisamente scontato e noioso... Dovevo  incuriosire, stupire… Dovevo coinvolgere e far sognare. Con i mercati finanziari? I giovani hanno  un forte senso della giustizia, possono essere dei furfanti in boccio ma sanno perfettamente cosa è giusto e cosa non lo è.
L'insegnante in classe è anche un po' attore: cammina o si immobilizza, modula il tono di voce, sorride, ride, diventa serio di colpo e... racconta una storia.
"Chi di voi non ha sognato, almeno una volta, di diventare milionario?" 
Ai rampanti di domani si accendeva una luce negli occhi, guardavano l'insegnante... e mollavano La Gazzetta dello Sport. 
L'argomento interessava.
"Conoscevo un ragazzino, giocavamo insieme ai giardinetti; beh, oggi è ricco, ricchissimo, gira tutto il mondo, lo intervistano alla televisione: per lui i marcati finanziari non hanno segreti. Certamente è uno che rischia, ha sempre rischiato... Senza il coraggio di mettersi in gioco non sarebbe diventato l'uomo che è. Anche se è probabile avesse all'inizio le conoscenze della casalinga di Voghera, era astuto, e si era visto al cinema tutto Wall Street con Douglas, non capendone tecnicamente molto, ma subodorando che l'ambizione è una molla capace di lanciarti in orbita se, se? Se unita al coraggio di osare".
A questo punto, distribuivo  giornali economici, chiedevo che un volontario si calasse nei panni di un investitore e incominciavo a infilare dati tecnici; giocavamo come a Monopoli da bambini, allora acquistando alberghi e case, ora, titoli. Tutto vero fuorché le cifre a sei zeri che iniziavamo a incolonnare sulla lavagna. Era il "gioco" di borsa. O era un investimento? Una considerazione etica che differenziava i due concetti? Etica e affari? Cominciavo a porre domande. La morale applicata agli affari... La morale, tout court.
La campanella era accolta con fastidio; l'ora era passata in fretta, l'operazione era stata impostata, alcuni semi sarebbero affondati nel terreno, altri  sarebbero volati via, disperdendosi nel nulla.
Ogni tanto una lezione mi veniva bene, come una frittella ... con il buco; sentivo che avevo catturato la loro attenzione, tacevano e non volava una mosca. Solo la mia voce risuonava. Erano momenti di comunicazione profonda, perfetta. Rara. 
Mi mancano.

Quel che per te era amore



Per lui, per loro
- quei figli tanto amati -
vestisti gli abiti tuoi migliori,
colorasti d'azzurro le tue case
e sulla soglia,
come vela sul mare
paziente
aspetta il vento,
restasti ad aspettare...
A invecchiare
a chiederti,
smarrita,
cosa fosse per loro
quel che per te era amore.