Concita De
Gregorio ascolta. Tutto in lei è elegante: l'abito che indossa, quella
gestualità con cui accompagna, sottolineandolo, ciò che dice, il linguaggio che
usa, il trucco appena accennato... Trasuda borghesia "illuminata". A
giorno. La trasmissione che conduce su RAI 3, ha come argomento odierno la maternità e i
libri, presentati dalle due ospiti giornaliste e scrittrici nonché ovviamente
madri, sono dei "prontuari". Per mamme. Del tipo Come essere madri, mogli,
professioniste... ed essere felici - sembra
pensare Concita mentre pone le domande e ascolta le risposte, forte del suo
notevole successo professionale e dei quattro (dico quattro!) ragazzi che
le girano per casa. Il clima è affabile, le gerarchie sono rigorosamente
rispettate, ma l'argomento di cui si discute lascia intravedere le emozioni e
le contraddizioni del ruolo materno. Attraverso gli "occhiali rosa"
della maternità il mondo si allarga, acquista spessore, ma rivela anche i
lati in ombra. La società aspetta al varco la neo-mamma: bisogna conciliare
professione e famiglia. Conciliare? Concita diventa più disponibile: novella
Virginia, ricorda i tempi in cui, a casa per maternità, si rinchiudeva nel
bagno per scrivere, anelando allo spazio vitale di "una stanza
tutta per sé". E' indispensabile, trovare uno spazio "fuori",
organizzarsi - dice. Per fortuna le donne sono, per loro natura, multitasking -
aggiunge.
Per natura o per
necessità?
Emergono vite
faticose, stressanti... ma il sorriso è d'obbligo.
"Le resta
tempo per leggere un libro, andare al cinema?" chiede Concita.
"Me lo
ritaglio", risponde una delle due ospiti.
"A
fatica", aggiunge.
Fine del programma.