giovedì 2 gennaio 2014

Bilanci

Lampioni gialli galleggiano nel mare nero della notte che ancora assedia il giorno. Oggi il lavoro, per chi ha la fortuna di averlo, riprende, dopo la sosta natalizia. Sono le sette del mattino e le macchine già da un'ora aggrediscono l'asfalto... Mi lascio alle spalle un altro anno, un altro pezzo di vita che già rende il passato più pesante, più denso, il futuro più breve. Bilanci non ne redigo, so in anticipo che sarebbero "in rosso". Quando ero sana (tanto tempo fa), quando ero giovane (il ricordo si perde nella notte dei tempi), il primo/secondo giorno del nuovo anno facevo a me stessa una serie di promesse, una sorta di bilancio di previsione  per l'anno a venire. Il consuntivo, a fine anno, registrava sistematicamente la mancata attuazione degli impegni assunti, ma questo non mi sconvolgeva più di tanto.  In fondo, il bilancio di previsione era un progetto e fino a quando si fanno progetti (che altro sono se non il tentativo di realizzare i sogni?), si è vivi. Non solo, si è fiduciosi e sostanzialmente ottimisti.
E quando non si sogna più?