mercoledì 5 giugno 2013

E, dopo il diluvio, Mario Monti aprì l'ombrello.

E' una spenta mattina di novembre: grigio uniforme screziato dalle pennellate gialle delle foglie cadute. La gatta, sul davanzale, annusa l'inverno in arrivo, io rumino sulle mie storie, mentre la Storia mi si srotola davanti: Berlusconi, il piccolo tiranno che regna dal 1994 sul Belpaese, ha annunciato le sue dimissioni. Com'è nel suo stile, una promessa, solo una promessa. Sarà l'ultima di una lunga serie e la prima mantenuta? Chissà?

L'omino si lascia alle spalle un paese distrutto. Devastato. Non è riuscito, né avrebbe potuto, fare tutto da solo: ha avuto numerosi e validi collaboratori: tutti gli italiani - tanti, troppi  - che lo hanno votato, tutti i servi - molti - che lo hanno adulato e incensato. Ha, come i torrenti che abbiamo visto esondare in questi giorni, trascinato nel fango, sommerso e sporcato tutto ciò che ha trovato sul suo cammino. Sarebbe tutto da buttare per voltare pagina e ricominciare ma, come dopo un'alluvione o un terremoto, si fruga tra le macerie e si cerca qualcosa che, pur ammaccato, sia ancora utilizzabile.

Un Bersani cos'è? Un tavolo senza una gamba, che traballa ma può ancora stare in piedi? E Fini, il grande traditore? Una collanina da battesimo che sembrava d'oro, ma a guardarla bene era ed è d'ottone? E Casini? Una radio rotta che emette un suono che abbiamo già sentito, tanto tempo fa, molesto e ripetitivo, come le scontate prediche domenicali di un parroco noioso?.

Dietro a noi che frughiamo, a controllare che non ci si metta in tasca un anellino storto o un vassoietto d'argento, stanno, a fucili spianati, gli Europei, quelli che dovrebbero salvarci, ma che, per il momento, controllano che nulla venga trafugato. Ma non era ed è "roba nostra"? Beh, sì e no: è tutto da vedere!

La classe politica italiana, caduto - si fa per dire! - Berlusconi, non sa che fare? Ma non avevano nel cassetto fior di programmi particolareggiati? Precisi? Dove sono finiti? Ammesso che siano mai stati scritti, ora dovranno essere buttati: i mercati macinano perdite e  bisogna fermarli, recuperando la famosa "credibilità
perduta". Come? Firmando una cambiale in bianco, come si fa con i mafiosi: noi mettiamo la firma, loro la cifra. "Loro" chi? Beh, non i politici, poiché metà hanno già perso la faccia e la parte restante non può rischiare di perderla e, soprattutto, di perdere i voti del proprio elettorato!
E allora mettiamoci Mario Monti al governo: un tecnico va bene per tutte le stagioni. Ma non  è un economista nonché banchiere? Ma gli economisti non ne hanno azzeccata una da lungo tempo e i banchieri non sono i responsabili della peggiore crisi finanziaria nella storia del capitalismo?
Sì, e allora?

ERA NOVEMBRE, RAGAZZI! DI QUALE ERA? DI QUALE ANNO?

La bella addormentata nel bosco (n°2)

Da una parte i politici, dall'altra il Paese: nel mezzo il vuoto.  Dove sono Monti, Passera & co? Cosa sta facendo il governo "tecnico"? Quello che ha fatto lo sappiamo: con innegabile garbo ha attinto a stipendi e salari, limitandosi a "fare cassa" come si dice in gergo. "Eravamo sul bordo dell'abisso... " a novembre 2011, siamo ancora lì, sempre sullo stesso bordo dello stesso abisso, ma ad aprile del 2013. Ma ora possono anche scambiare qualche chiacchierata in più. Infatti oltre ai tecnici - ancora in carica - ci sono i politici (che sono sempre rimasti al loro posto) e in dirittura d'arrivo anche i "saggi". Chi sono, cosa faranno? L'ho appena detto: sono saggi che saggiamente daranno consigli. E poi, dopo le ultime elezioni, abbiamo all'interno del Parlamento numerose donne e molti giovani. Finalmente! Tecnici, saggi, politici, donne e giovani... Cosa stanno facendo? Consultazioni.
Le elezioni le ha vinte il  Pd, ma di stretta misura, tanto stretta da non poter governare... complice anche una delle tante leggi che Lega e Pdl hanno fatto passare (a colpi di fiducia) a tutela degli interessi di Berlusconi &co.. E le donne e i giovani cosa fanno? Data la stagione primaverile in arrivo, la diversità di sesso e l'età sarà tutto un fiorire di nuovi amori... "Sapessi com'è strano scoprirsi innamorati a Roma, in Parlamento.Che fermento, che fermento!"
Ma non avevano promesso a noi elettori un cambiamento epocale? Ma Berlusconi non l'avevano dato per "desaparecido"? Ma com'è possibile che tutti i partiti presentino programmi, almeno in parte, simili (abolire la corruzione, ridurre gli stipendi ai parlamentari dopo averne dimezzato il numero, diminuire le tasse e la disoccupazione nonché l'evasione fiscale, far ripartire l'economia), ma nemmeno su obiettivi analoghi riescano ad accordarsi? Le elezioni non solo non hanno "eliminato" Berlusconi, gli hanno affiancato Grillo... Quindi una parte del Paese ha quello che si merita. E l'altra?

La bella addormentata nel bosco chi la risveglierà? (n°1)


Scritto qualche mese fa e, purtroppo, ancora valido... Ma in questo nostro disgraziato Paese non cambia mai nulla?




Ma chi l'avrebbe detto? Siamo uno Stato "virtuoso" e, di conseguenza, in caso di necessità, saremo aiutati dalla Ue. La Grecia no, non è virtuosa, e poi è "piccola": il suo fallimento avrebbe conseguenze  meno gravi di quello del nostro Paese. Meno gravi per chi? Per la Germania, ad esempio, che - non dimentichiamolo - è paese virtuosissimo.

"Ciao Giovanna, hai sentito? Doppia vittoria: calcistica e politica... "
E Adele si sporge dal terrazzo che confina con il mio e sbatte lo straccio della polvere. Soddisfatta.
"Lo dicevo io... quel Monti è in gamba, cresciuto in canonica, ha dimestichezza con angeli e demoni e l'Angelona (Merkel), anche se grossa,se l'è mangiata in un boccone" aggiunge.
"Ma io non ho capito, l'Europa che conta, quella "ricca", ci aiuterà?"
"Certamente, ma solo perché l'Italia è un paese virtuoso!" risponde l'Adele, assumendo un'aria compunta.
"L'Italia!?""Sui conti si è impegnata al pareggio, i lavoratori li ha sistemati (per le feste!), ha tassato la casa e definito "parassita sociale" l'evasore... "
L'Adele ha sempre votato per Berlusconi e non ha mai nascosto di avere un debole per lui: così galante, rassicurante, generoso e... ottimista. Monti l'ha sempre un po' intimidita: mai una battuta ( dicono che ogni tanto ne faccia una, ma lei non le ha mai capite), un complimento a una signora... Però è un tecnico e ci ha fatto diventare virtuosi. Non è mica poco!
E' la polvere  che quasi mi strozza?

Specchio e immagine

Avete mai notato, ragazze, quanto possano essere incontrollabili e ambigui gli specchi? Quelli di casa in qualche modo, come cavalli ormai avvezzi al morso, li abbiamo domati, ma gli specchi esterni, estranei, quelli che sbucano a tradimento, si illuminano e ci illuminano spietati senza preavviso impedendoci l'astuzia  della "messa in posa", be', da quelli non possiamo difenderci. Cosa cerchiamo in uno specchio? La nostra immagine? Sì, ma la faccenda è complessa: tra essere e apparire  ne passa... Tra noi e gli altri c'è la nostra immagine che spesso non ci corrisponde, che, a volte, ci salva - benevola, caricatevole - a volte, ci tradisce. Gli altri ci vedono, noi ci immaginiamo. E' strano: questa immagine di noi di solito non invecchia, agli occhi dell'anima, la nostra anima, siamo sempre giovani, intatte, come se il tempo si fosse fermato. Nello specchio impietoso di un ascensore a chi non è capitato di chiedersi: "Chi è quella/o?", ma soprattutto: "Chi è l'estranea/o che lo specchio inquadra?" prima di scoprire, sorprese, che l'immagine riflessa nello specchio era la nostra. Chissà come ci vedono gli altri? Occhi, bocca, naso... eguali, ma lo sguardo va interpretato...
L'interpretazione è soggettiva, quindi gli altri non hanno di noi una visione univoca. Tanto più la faccenda si complica sul pc dove non siamo solo immagini, ma addirittura immagini fotografiche. Gli indiani - a mio avviso correttamente - non si facevano mai fotografare, perché la fotografia "rubava l'anima". Una bocca ridente può dissimulare la tristezza di uno sguardo, facendoci dubitare di averla colta, ma la fotografia ha già immortalato nel volto ridente, di quello sguardo tutta la malinconia, a dispetto dell'abito dai colori sgargianti, della bocca che straripa allegria... Sul pc scegliamo se e quali fotografie inserire, quasi scegliessimo un'identità; sul pc possiamo scegliere anche di mentire, travisare la realtà, saltando il confine incerto che la separa dalla fantasia. L'importante è non mentire a se stessi, non trasformare la bugia in menzogna, la fantasia in patologia. Perché il rapporto con lo specchio può diventare abbraccio mortale, dolore, follia... "Chi è la più brutta del reame?" può diventare la domanda che angoscia l'anima (anche della più bella tra le donnee).
La protagonista di un romanzo che ho letto - sentendo scivolare  su di sé, mentre si guarda allo specchio, lo sguardo dell'uomo che la ama, nel momento in cui il rapporto tra loro è così profondo da consentirle di vedersi con gli occhi di lui - coglie per un istante, confusamente, la propria bellezza.. E' allora, soltanto allora, che intuisce (?) il mistero della vita e, soprattutto, il miracolo dell'amore.