martedì 1 maggio 2012

Guardava quei lapilli, quasi fossero lucciole...


Sarà una giornata di festa.
Forse dovrebbe esser di
protesta

Sarà una giornata
di parole zuppa,
come un passante
sotto il temporale
Forse dovrebbe essere
di silenzio
un silenzio totale
tale da farlo quasi rimbombare

Sarà una giornata da non dimenticare
Anno duemiladodici
Primo maggio
di un’era ancora tutta da vedere
il vecchio mondo già sprofondato nel cratere
di un vulcano impazzito
I nipotini ascolteranno
“Tu c’eri… “ domandando
“Io c’ero. Pioveva, ma non era un temporale,
la gente che sfilava,
si riparava sotto le bandiere,
un po' distratta,
come una scolaresca
in gita
lontana dalla scuola,
svagata chiacchierava".

Guardava quei lapilli
quasi fossero lucciole,
effetti un po’ speciali
di una festa paesana.

Una nuova Pompei già sussultava...

Guardi ma non vedi


Il tuo sguardo evita il mio
Perché?
Guardi
ma non vedi

Indifferente
sei
e lontano
da tutti
da me

La vita vive
di sguardi
di parole
di gesti

guardala
non è lei che si è fermata
...
sei tu.