domenica 26 giugno 2011

Storia di nebbie e acquitrini (puntata n°14)

Ma quando il primo inverno passato nella Bassa aveva ormai lasciato il posto a una brusca primavera, e i bambini le avevano portato mazzi di violette e primule raccolte lungo i fossi, e le giornate si  erano allungate e intiepidite, Marilena  aveva avvertito  il morso della solitudine.
La Rosina, sospirando, le ripeteva: "La giovinezza è un soffio, vola via... e non ritorna; cercati un bravo ragazzo... ".  Marilena sorrideva. Ma un giorno, all'uscita dalla scuola, aveva trovato ad aspettarla il Lambertini in compagnia di un ragazzo alto, un certo  Desmo, irritante ma anche eccitante nella sua spavalderia, che l'aveva invitata a partecipare.a una serata danzante alla Casa del Fascio, e lei dopo tante insistenze aveva accettato.
Appena arrivata a casa, ne aveva parlato con la Rosina.
"Ma che idea mi è venuta? Ci sarà anche quel Lambertini che non sopporto, anzi, a ben pensarci, è stato lui che ha organizzato tutto. Intuendo che non avrei mai accettato un suo invito, si è fatto accompagnare da quel ragazzo...  ", ma la Rosina, curiosissima, l'aveva interrotta chiedendole: "Come si chiama? Si sarà ben presentato?"
" Sì, sì... si è presentato, mi sembra abbia detto di chiamarsi Desmo, Desmo Bru... Bruni?"
"E' Desmo Brunelli. Gran bel ragazzo: è un fascista convinto sai!"
"Non mi piacciono gli uomini troppo presi dalla politica" aveva replicato Marilena
"Oggi chi non è fascista non va da nessuna parte... Non mi dirai che ti piacciono gli anarchici, i socialisti... "
Marilena, ridacchiando, le aveva risposto: " Cosa ne dice don Giuseppe dei socialisti?"
"Quello che ne dicono le persone serie: senza i fascisti ci avrebbero portato via anche le sedie della cucina... " e la Rosina dicendolo si era segnata, quasi chiedendo conferma  a Dio sulla verità di ciò che stava asserendo.
"La politica non la capisco, ma la miseria, la povertà dei braccianti sono reali" aveva replicato Marilena, dubbiosa.
"I poveri ci sono sempre stati e i ricchi pure, ma ognuno al  proprio posto. Che gente è quella che fa marcire il raccolto per protesta? Con la fatica che si fa a farlo crescere, il grano. Come non bastassero la grandine, la pioggia, le inondazioni del Po... e poi, lo sai, te l'hanno detto che uno di loro, un bracciante di nome Ninetto, ha ucciso - l'estate passata, c'era ancora la vecchia maestra - Decimo, l'ultimo figlio dei... "
" Ma non è sicuro, la Gendarmeria non ha trovato questo Ninetto che sembra scomparso nel nulla... E il bambino non si sa da chi sia stato ucciso. L'ho chiesto anche al Lambertini, che era presente, ma non ha voluto parlarne... " aveva risposto Marilena.
La Rosina l'aveva guardata, per un istante diffidente, ma Marilena, già distratta, l'aveva abbracciata chiedendole: "Che vestito indosserò alla festa? Non posso andarci con il grembiule nero da maestra!"
"Alla tua età staresti bene anche con quello!, ma andiamo a frugare nel baule dove ho conservato gli abiti di mia madre, tanto" e così dicendo, una tristezza senza fondo le aveva incupito sguardo "a me non servirà mai più nulla di ciò che ho religiosamente conservato per una vita".
(continua... )
http://falilulela.blogspot.com/2011/06/storia-di-nebbie-e-acquitrini-puntata_25.html

Visone del tutto personale della scrittura, nulla di accademico:
http://falilulela.blogspot.com/2010/04/la-passione-batte-un-colpo.html