sabato 8 maggio 2010

Scrivere è canto.

 Scrivere
è un dono,
un danno, 
un dubbio, 
un dramma, 
un dannato detto dato...
come un refolo 
di quella bora
che se è scura
porta malora, 
ma se è chiara 
porta bonaccia,
della mia anima
è l'interfaccia.


Scrivere è l'urlo
che ti trapassa da parte a parte,
senza ferirti
come un effetto,
assai speciale,
da uno schermo digitale.

Scrivere è attingere
a piene mani
a ogni istante
del tuo domani
E' immaginarlo,
quasi annusarlo,
anticiparlo
per poi scoprire
che ci voleva
solo pazienza
a contenere
la tua arroganza.

Scrivere è un modo
di ritrovare
il tuo passato,
quando qualcuno
te lo ha scippato,
è farlo vivere
ancora una volta
per chi asserisce
che la luna è storta.

Scrivere è amore per la parola,
quella difficile,
quella sola,
quella già quasi dimenticata,
che era negletta
e
che
... hai raccattata.

Scrivere è gioco
ma quello vero,
per giocolieri d'alto livello
che le parole fanno volare
dentro l'azzurro volteggiare,
cadere a piombo
come di sera,
nel cielo,
rondini a primavera.

Scrivere è ridere con le parole,
come da piccoli,
quando a scuola
a scatenare la ridarola
bastava un niente
ma la maestra
benché giuliva
non capiva...

Scrivere è anche un modo d'amare
Quando vogliamo forse strafare,
alla scrittura noi  affidiamo
di  un momento
lieve, leggero, bava di vento
tutto il portento

Al primo ballo
vestita d'organza,
ballavi il valzer
con eleganza,
le sue parole
dette all'orecchio
ancor le nascondi
dietro allo specchio.
E' vero, è falso?
Non ha importanza
scrivere è vero(simiglianza).


Grigia o viola che sia
la scrittura è anche malinconia, 
è il sussurro di chi non osa 
è pianto
è rabbia
che si è incancrenita,
imprigionata tra le dita

Quando inno è alla vita
così bastarda 
così infinita
così bugiarda,
scrivere è
...
 canto.