Quali parole pssono descrivere la shoah? Quali suoni? Quali colori?
Ci vorrebbero parole nuove che io non ho.
Tintinna come un bicchiere di cristallo la paura? E la vergogna? E' muta?
Piangevano in quei carri bestiame? Qualcuno avrà pregato, altri imprecato...
Poi fame, sete, stanchezza avranno affogato i sentimenti, consentendo soltanto bisogni: i più elementari. Qualcuno sarà rimasto incollato a una fessura, a sbirciare la vita: il lampo verde di un prato, un ritaglio di cielo, un viso di donna volato via così in fretta da far credere di averlo sognato.
E dentro , penso, la consapevolezza che non avrebbero fatto ritorno. Nera, incombente e forse taciuta. Per dare e darsi un'ultima speranza...
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