martedì 1 dicembre 2009

Un certo Montesquieu

Fini interviene in difesa della Magistratura e, con eleganza, zittisce Bondi che smarrito sembra chiedersi: "Ma cosa sta succedendo?" Ministro Bondi le hanno soltanto rinfrescato la memoria su un principio fondamentale che caratterizza la democrazia: anche chi è stato eletto dal popolo e ha quindi il diritto/dovere di governare deve soggiacere a un limite: la legge. E' eletto al di sopra del popolo per conto del quale agisce, ma non al di sopra della legge. Perché il potere corrompe e può indurre in tentazione e per questo la nostra Costituzione, che non è un Libro dei sogni ma è un sogno di Libro prevede che i tre poteri (normativo, esecutivo e giudiziario) siano autonomi nel loro ambito, ma si controllino l'un l'altro, come dei mastini. A chi s'ispira? A un certo Montesquieu... Se lo faccia regalare per Natale, ministro Bondi!

Sconfitti e perdenti

Anch'io, come tanti genitori italiani, ho visto partire mio figlio. Non ho scritto lettere ai giornali, ho capito che qui, nel suo Paese, non avrebbe avuto un futuro. Non avendo scelto la connivenza ho lottato per un Paese diverso, con tutte le mie forze. Oggi lei, dottor Pier Luigi Celli, dichiarandosi un perdente, mi ha fatto capire che io sono solamente una sconfitta. Se partissimo da questa considerazione, forse si potrebbe ricominciare. Perlomeno a sperare.