sabato 25 ottobre 2008

Chi ha paura del lupo cattivo?

Hanno commesso l'errore determinante: li hanno messi nella condizione di non avere più nulla da perdere. Eh sì, se li sbatteranno in galera, i nostri ragazzi, che molto bamboccioni ora non sembrano, non faranno una piega, tanto alla coabitazione selvaggia ci sono abituati. E' da tempo che non hanno sicurezze, galleggiano facendo sera, tanto il lavoro sicuro è una chimera.
Perché essere bravi se basta essere furbi? E quelli che furbi non sono? Non hanno lasciato loro spazio, né per fare, né per essere. Sull'avere, poi, da tempo per loro è calato il sole.
Ora, derubandoli degli ultimi spiccioli, hanno aggiunto la beffa al danno.

Ma è probabile che siano sufficientemente furbi per non farsi incastrare. Hanno fantasia, intelligenza, astuzia e cultura. Sono il sangue giovane, la speranza e il futuro di questa nostra sclerotizzata società. Alla loro età non si ha paura, sentimento che tormenta noi vecchi, arroccati nelle nostre abitudini, abbarbicati alle nostre, presunte, sicurezze.

Cresciuti sapendo di doversi inventare un lavoro, un futuro, non mancano certo di immaginazione, come dimostra la loro imprevedibile protesta, a fronte di una risposta stantia. Cresciuti a nutella e televisione, razza mutante dotata di prolungamenti informatici con cui convivono in simbiosi mutualistica, sono impermeabili a slogan e specchietti per le allodole che captano prima ancora di vederli.

Una generazione scippata del futuro si sta dimostrando ben decisa a riprenderselo.
Non lo avremmo fatto anche noi al loro posto?

La passione - dicono i friulani - no l'è brod de fasoi.

Ben più di un hobby, che è soltanto un modo di riempire il tempo facendo qualcosa di divertente, la passione, ben lungi dall'essere divertente, è esaltante.
E' fatta di cervello, di anima, di budella? Soltanto? Oh no!, lei ti divora la pelle, come una lebbra ti addenta, ti succhia, ti smangia.
Invadente, pervasiva di ogni spazio - come un'orda di barbari destinata a travolgere una civiltà decrepita, molle, esausta, convinta di essere battuta prima ancora di essere vinta - ti travolge e ti schianta.
Gelosa di tutto ciò che, anche per un solo istante, la sbiadisca sfumandone i contorni, ti avvolge in una ragnatela di malie, promettendoti la luna, la più bella, quella che riluce nei pozzi e rimbalza, lieve, sulle onde.
Fa volare il tempo, irrompendo nelle tue notti che illumina di stelle, a manciate, a sacchi, a pugni, perché la passione è insonne, inesausta. Chiude gli occhi per spiarti di soppiatto, per controllarti e...rimirarti. Compare a tradimento negli occhi di un uomo, nella magia delle parole o esplode nei colori e anima il marmo.
Si nutre di fantasia e partorisce l'arte.
Viverla è arrendersi, consegnando le armi e giurandole - per sempre - fedeltà.