giovedì 25 settembre 2008

John Wayne si è perso per strada.

E' stato per disponibilità umana nei confronti dei non abbienti, come aveva promesso scimmiottando Pinocchio durante la campagna elettorale, che Bush ha consentito, anche a chi non offriva garanzie, di ottenere prestiti per acquistare una casa?
O, forse, voleva soltanto tenersi buono l'elettorato per fare la sua "guerra preventiva", quella sì redditizia per lui e gli "amici" che gli avevano finanziato la campagna elettorale?
E chi la casa l'aveva già? Nessun problema: avrebbe potuto darsi allo shopping. Frenetico. Fatto a debito, così il Presidente avrebbe preso due piccioni con una fava: si sarebbe assicurato altro consenso politico e alti consumi. Un'espansione basata sui debiti, ma soprattutto su una qualità sempre più scadente dei debiti.

Ma chi avrebbe acquistato i debiti scadenti?
Beh, sarebbe stato sufficiente cartolarizzarli, farli etichettare dalle società di rating con una tripla A e spedirli in giro per il mondo, garantiti da coperture conto il rischio d'insolvenza poste in atto con complessi strumenti finanziari: i famigerati "derivati".


Forse al Presidente nessuno aveva spiegato cosa fossero i derivati. Pochi avevano capito che il rimedio sarebbe stato peggiore del male. Eh sì, perchè questi strumenti, simili a un Giano bifronte, introdotti sul mercato per coprire da rischi d'inadempimento (erano sempre quei famosi debiti contratti da persone con redditi insufficienti a far fronte ai pagamenti) si dimostrarono idonei ad alimentare anche un mercato speculativo, una vera e propria casa da gioco finanziaria, capace di attirare speculatori, da invogliare con stratosferici guadagni iniziali, per poi, come nella migliore tradizione dei casinò di tutto il mondo, spennarli.


Quei pochi, in grado di capire, vennero neutralizzati con la deregulaton giuridica sugli enti deputati al controllo, oppure essendo troppo impegnati a guadagnare sfruttando la situazione, se ne fregarono altamente.
La qualità del debito, collocato dagli Usa, grazie alla globalizzazione, in tutto il mondo, si andò sempre più deteriorando, fino a quando il livello delle insolvenze ( nel mercato dei prestiti concessi per l'acquisto delle case) non oltrepassò i livelli medi del settore. Per ottenere liquidità, a questo punto, si misero in vendita le case, facendo crollare i prezzi nel settore immobiliare.
Il seguito di questa storia è sotto gli occhi di tutti.

Riepilogando: Bush aveva come obiettivo quello di assicurarsi consenso, per non perdere i vantaggi legati alla sua posizione di presidente degli Usa, le banche americane volevano incrementare i profitti sulle operazioni effettuate, scaricandone i rischi sugli investitori;
Wall Street voleva poter operare sui mercati senza limitazioni, incrementando il listino e le operazioni speculative, gli investitori volevano titoli ad alto rendimento, sottovalutandone stupidamente il rischio, i cittadini americani volevano mantenere il loro livello di vita, indipendentemente dal reddito, e anche i più indigenti, negli Usa, volevano ottenere prestiti, senza fornire garanzie.

Fiducioso nell' "arrivano i nostri " finale, questo popolo di cow boy, abituato prima a sparare e poi a pensare, questo popolo arrogante e sicuro di sè, depositario di tutte le caratteristiche di un'eterna gioventù, davanti a questo disastro dovrà prendere atto dell'inizio della sua parabola discendente.

Mentre ancora non si è spenta l'eco del crollo dele Torri Gemelle, un paese istupidito punta le sue pistole contro chi? Contro i fautori di una scuola pubblica dissestata e acritica, contro i molti, troppi americani che disertano le urne elettorali, contro coloro che hanno voluto la guerra, contro chi non ha saputo lottare a sufficienza per la pace, contro l'imbarbarimento che pone il denaro al di sopra di tutto?

John Wayne non è arrivato in tempo: si è perso lungo i sentieri della Valle Solitaria, diventando, come il suo paese, vecchio, ma non adulto.
Crolla, con un altro memorabile tonfo, anche il sogno americano.