mercoledì 9 luglio 2008

LE AUGURIAMO UN SERENO 2008

Ai primi di gennaio, ricevetti una pomposa lettera dall'ente che mi eroga la pensione, contenente la comunicazione -finalmente! - di un adeguamento della stessa al costo della vita. A conclusione, mi veniva augurato " un sereno 2008".
Voi ricorderete che Trentin in un torrido agosto di qualche anno fa si accordò, mentre noi tapini ci godevamo le ferie al mare, con chi di dovere per abolire la scala mobile. Si giustificò spiegando (a noi lavoratori) che l'automatismo in questione risultava ormai inaccettabile, troppo gravoso per le finanze statali e per il contenimento dei costi aziendali.
E Trentin, da quel giorno, abbassò lo sguardo perchè, fino a qualche tempo fa, quando si commetteva una porcata, ci si vergognava. Almeno qualcuno della vecchia guardia.
Ora, una perequazione automatica e molto limita sostituisce i precedenti meccanismi d'indicizzazione salariale e pensionistica, ragione per cui, tutta contenta favoleggiai sulle mie accresciute possibilità di spesa per ben due mesi. Poi, la doccia fredda: i miei 50 euro di aumento, entrati in rotta di collisione con l'incremento dell'addizionale Irpef comunale avevano avuto la peggio.
A proposito perchè le imposte si stanno duplicando o triplicando come dei replicanti? Quante addizionali Irpef abbiamo? Temo fortemente l'introduzione di un'addizionale rionale e una condominiale per sopperire alle necessità di spesa delle custodi dei condomini.
Con l'abilità di un prestigiatore il nostro ha giocato a Monopoli con i contribuenti e ha vinto, dando un contentino ai Comuni e tranquilizzando il suo ministro delle Finanze. Tutto a posto e niente in ordine avrebbe detto mia nonna, santa donna!
Qualcuno, in campagna elettorale, aveva promesso una riduzione dell'imposizione fiscale?
Ah, solamente per i ricchi?

Poi , in questo anno disgraziato, è aumentato pure il tasso di sconto... Ma è stata una decisione della Banca europea, motivata dal prezzo raggiunto dal barile(di petrolio).
Cosa avremmo potuto fare?
Tanto per cominciare una politica energetica seria.
L'aumento del costo dell'energia(soprattutto per l'Italia che la importa) incide negativamente sulla bilancia dei pagamenti. E le esportazioni con l'euro alle stelle.. e il prezzo delle materie prime che aumenta. Pure lui. E il costo del lavoro..., ah no!, non mi venite a dire che sale. Abbiamo gli stipendi più bassi d'Europa, i contratti più penalizzanti per il lavoratore e il lavoro nero che dilaga.
Eppure gli imprenditori non ce la fanno pù: devono andare in Cina, o a Napoli e dintorni, per riuscire ad essere competitivi.
Ancora?
Ma non divaghiamo.
Questo aumento generalizzato dei costi inquieta i ministri dell'economia e i governatori, facendo temere una ripresa dell'inflazione, quindi, piede ( del Governatore della B.C.E.) pigiato sul freno per raffreddare l'economia, scoraggiando il ricorso al credito tramite l'aumento dei tassi d'interesse.
Meno male che c'è lui, il governatore, ma anche il nostro premier, che ci pensa: ai giovani e all'aumento delle rate dei mutui che, moral suasion permettendo, ha consetito di stipulare mutui bancari pure a chi non aveva un lavoro a tempo indeterminato. Basterà rinegoziare i termini di durata dei prestiti e per i Matusalemme non ci saranno più problemi. Ghe pensi lù, ché a raffreddare l'economia ci pensiamo noi che non abbiamo più un soldo.
E poi, basta guardarsi intorno per vedere che frenesia di acquisti.

Ah dimenticavo: se qualcuno avesse ancora titoli in borsa sopravvissuti alle precedenti batoste...non ci faccia più conto: valgono meno della carta igienica che potrebbero egregiamente sostituire. Si sa, se va male Wall Street..
Ma non avevamo aderito all'introduzione dell'euro per emanciparci dagli Usa?


Quando studiavo economia con Zangheri, all'università, una miscela esplosiva come questa, di inflazione e recessione, veniva definita " staflazione " cioè inflazione e, strano ma vero per chi s'intenda minimamente di leggi economiche, recessione.
Una gran brutta bestia.
Ma non avevamo subito una decurtazione del 50% del potere d'acquisto della moneta per assicurare stabilità - finalmente e definitivamente! - all'euro?
E questo grazie anche all'italica furbizia dei bottegai prontissimi ad adeguare i prezzi in euro ai prezzi in lire, e alla totale mancanza di controlli da parte di chi di dovere.
Niente "lacci e lacciuoli" all'economia, qualcuno ha detto!
Siamo le tre pi della libertà:paese, partito e popolo.
Grazie Berlusconi.